UN CUORE DI BAMBINO
Sant'Alfonso Maria Liguori
Vescovo e dottore della Chiesa
«Il Verbo eterno è venuto nel mondo per farsi amare da noi. È questo tutto il suo desiderio. Dio Padre ha mandato sulla terra Gesù perché guadagnasse il nostro cuore con il mostrarci quanto egli ci ama. Dio Padre non ci ammette alla felicità eterna se non in quanto la nostra vita è conforme a quella di Gesù Cristo. Ma non acquisteremo mai questa conformità, non ne avremo neppure il desiderio, se non ci applicheremo a considerare l’amore che ci ha portato Gesù Cristo»
Perciò, non potendo senza empietà respingere una domanda così giusta, a cominciare dalla confessione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnavo loro il simbolo apostolico, il "Padre nostro" e l'Ave Maria". Mi sono accorto che sono molto intelligenti e, se ci fosse qualcuno a istruirli nella legge cristiana, non dubito che diventerebbero ottimi cristiani.
Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li facci cristiani. Molto spesso mi viene in mente di percorrere le università d'Europa, specialmente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità con queste parole: "Ahimè, quale gran numero di anime, per colpa vostra, viene escluso dal cielo e cacciato all'inferno!".
Oh! Se costoro, come si occupano di lettere, così si dessero pensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Dio della scienza e dei talenti ricevuti!
In verità moltissimi di costoro, turbati a questo pensiero, dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad ascoltare quanto il Signore dice al loro cuore e, messe da parte le loro brame e gli affari umani, si metterebbero totalmente a disposizione della volontà di Dio".
da una lettera a sant'Ignazio di Loyola.
fonte http://www.gesuiti.it/
Moltissimi, in questi luoghi, non si fanno ora cristiani solamente perché manca chi li facci cristiani. Molto spesso mi viene in mente di percorrere le università d'Europa, specialmente quella di Parigi, e di mettermi a gridare qua e là come un pazzo e scuotere coloro che hanno più scienza che carità con queste parole: "Ahimè, quale gran numero di anime, per colpa vostra, viene escluso dal cielo e cacciato all'inferno!".
Oh! Se costoro, come si occupano di lettere, così si dessero pensiero anche di questo, onde poter rendere conto a Dio della scienza e dei talenti ricevuti!
In verità moltissimi di costoro, turbati a questo pensiero, dandosi alla meditazione delle cose divine, si disporrebbero ad ascoltare quanto il Signore dice al loro cuore e, messe da parte le loro brame e gli affari umani, si metterebbero totalmente a disposizione della volontà di Dio".
da una lettera a sant'Ignazio di Loyola.
fonte http://www.gesuiti.it/