Preghiera 28 agosto - Apostolato di preghiera per l'infanzia della Chiesa Cattolica

APOSTOLATO DI PREGHIERA PER L'INFANZIA
NISI CONVERSI FUERITIS ET EFFICIAMINI SICUT PARVULI NON INTRABITIS IN REGNUM CAELORUM
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28 AGOSTO
SANT'AGOSTINO, VESCOVO E DOTTORE DELLA CHIESA – MEMORIA

PREGHIERA PER L'INFANZIA CON PARTECIPAZIONE A MESSA

Per le vocazioni sacerdotali e religiose

XI mistero
Gesù dodicenne fra i dottori al Tempio
e vita a Nazareth
Lc 2,39-52

Quando ebbero tutto compiuto secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nazaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era sopra di lui. I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l'usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l'udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole.

Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore. E Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini.

CORONCINA DELLE DODICI STELLE

O Dio vieni a salvarmi
Signore vieni presto in mio aiuto, Gloria.

In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te.
Mt 11,25-27
12 Pater
3 Gloria

PREGHIERA DEL CAMMINO DELL'APOSTOLATO

O Signore che per Amore avete voluto farvi bambino e verso i bambini avete effuso la vostra tenerezza con quelle parole" Lasciate che i bambini vengano a me" Fate che io mi comporti e cammini sempre in modo da non dare cattivo esempio ai piccoli che credono in voi, per non incorrere in quelle terribili pene che avete sentenziato contro chi li scandalizza. Concedetemi la Grazia di diventare come uno di questi piccoli, perchè possa anch'io secondo le vostre promesse, entrare nel Regno dei cieli.

Imprimatur
In Curia Arch. Mèdiolani die 25 sept. 1908
Can. Joan Rossi Vic. Glis.

Sia in voi la radice dell'Amore
SANT'AGOSTINO
Da Omelia 7 e 9
Om.7
Sotto la guida di Cristo e disprezzando il mondo, nutriamoci della carità, perché la carità è Dio stesso e chi la possiede può vedere Dio. Sia la carità ad ispirare il nostro agire; amiamo l'uomo, non il suo errore.

[L'amore del mondo si oppone alla carità.]
3. Questi sono del mondo. Chi? Gli anticristi. Avete già udito chi siano. E li riconoscete, se voi non lo siete: chi infatti lo è, non li riconosce. Essi sono nel mondo: perciò parlano delle cose del mondo ed il mondo li ascolta (1 Gv 4, 5). Chi sono quelli che parlano delle cose del mondo? Volgete pure l'attenzione a coloro che parlano contro la carità. Avete sentito le parole del Signore: Se perdonerete agli uomini i loro peccati, anche il vostro Padre dei cieli perdonerà i vostri peccati; ma se non perdonerete, neanche il Padre perdonerà a voi (Mt 6, 14-15). E' la verità che lo afferma; che se, al contrario, non è la verità, puoi pure contraddire. Se sei cristiano e credi a Cristo, sai che lui disse: Io sono la verità (Gv 14, 6). Si tratta, dunque, di una affermazione vera e sicura. Senti invece gli uomini che parlano il linguaggio del mondo. Ti dicono: perché non ti vendichi e lasci che l'altro si glori di averti fatto questo? Orsù! fagli capire che ha a che fare con un uomo. Parole del genere si sentono dire tutti i giorni. Quelli che le dicono parlano il linguaggio del mondo; ed il mondo li ascolta. Soltanto quelli che amano il mondo pronunciano parole del genere e soltanto quelli che amano il mondo le ascoltano. Chi ama il mondo e trascura la carità nega, come avete sentito, che Gesù sia venuto nella carne. Che forse il Signore ha agito così nella carne? Quando era schiaffeggiato, volle forse vendicarsi? Quando pendeva dalla croce, non disse forse: Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno (Lc 23, 34)? Se lui, che ne aveva il potere, non minacciava, perché mai tu minacci, perché avvampi d'ira tu che sei sottoposto all'autorità altrui? Egli è morto perché così volle, e non minacciava; tu non sai quando morirai e minacci?
705 5. Vedete dunque che agire contro l'amore, significa agire contro Dio. Nessuno dica: io pecco contro un uomo, quando non amo il fratello (sentite!); e peccare contro un uomo è cosa da poco; purché non pecchi contro Dio! Ma come non pecchi contro Dio, quando pecchi contro l'amore? Dio è amore. Lo diciamo forse noi? Se fossimo noi a dire: Dio è amore, forse qualcuno di voi si scandalizzerebbe e direbbe: che cosa ha detto? Che cosa ha voluto dire, affermando che Dio è amore? Dio ci ha dato il suo amore, ci ha donato il suo amore. L'amore proviene da Dio: Dio è amore. Eccovi, o fratelli, nelle vostre mani le Scritture di Dio: questa Epistola è una di quelle canoniche; si legge in tutte le chiese, è ammessa sull'autorità del mondo intero, essa stessa ha edificato il mondo. Senti ciò che ti vien detto da parte dello Spirito di Dio: Dio è amore. Se osi, ormai, agisci pure contro Dio e non amare il fratello.
Om.9
[Amare il prossimo è amare Dio.]
10. Se uno dirà: io amo Dio. Ma quale Dio? perché lo amiamo? Perché lui stesso per primo ci ha amati e ci ha fatto dono di amarlo. Egli ha amato noi che eravamo empi, per renderci pii; ingiusti, per renderci giusti; ammalati, per renderci sani. Dunque anche noi amiamolo perché per primo ci ha amati. Interroga ciascuno singolarmente e ti dica se ama Dio. Ciascuno grida, ciascuno confessa: io lo amo; lui lo sa. Ma c'è un'altra domanda da fare. Dice Giovanni: Se uno dirà: io amo Dio, ma poi odia suo fratello, è impostore. Quale prova si ha di ciò? Eccola: Chi non ama il suo fratello che vede, come potrà amare Dio, che non vede? (1 Gv 4, 20). Dunque, chi ama il fratello, ama anche Dio? Inevitabilmente ama Dio, inevitabilmente ama l'amore stesso. Si può forse amare il proprio fratello e non amare l'amore? E' inevitabile che ami l'amore. Ma costui ama Dio appunto perché ama l'amore stesso? Proprio così. Amando l'amore, ama Dio. Hai forse dimenticato che poco prima Giovanni ha detto: Dio è amore? Se Dio è amore, chiunque ama l'amore ama Dio. Ama dunque tuo fratello e sta' sicuro (cf. 1 Gv 4, 8-16). Tu non puoi dire: Amo il fratello ma non amo Dio. Allo stesso modo che menti quando dici: Amo Dio, se non ami il fratello; così ti inganni, quando dici: io amo il fratello, e poi ritieni di non amare Dio. Necessariamente, amando il fratello, ami l'amore stesso. L'amore infatti è Dio; e chi ama il proprio fratello, necessariamente ama Dio. Ma se non ami il fratello che vedi, come puoi amare Dio che non vedi? Perché questi non vede Dio? Perché non possiede l'amore stesso. Perciò non vede Dio, perché appunto non possiede l'amore; e non possiede l'amore perché non ama il fratello; quindi non vede Dio, proprio perché non possiede l'amore. Ma se ha l'amore, vede Dio, perché Dio è amore; ed il suo occhio viene sempre più purificato dall'amore, per essere in grado di vedere quella sostanza incommutabile che è Dio, e per poter sempre godere della sua presenza e in eterno gioirne insieme con gli angeli. Ma ora corra in tal modo che possa poi rallegrarsi, quando sarà nella patria. Non ami il pellegrinaggio, non ami la via: tutto consideri amaro, ad eccezione di colui che lo chiama, fino al momento in cui non ci congiungeremo con lui e potremo dire ciò che fu detto nel salmo: Hai mandato in perdizione tutti quelli che si sono prostituiti lontano da te. Chi sono questi fornicatori? Quelli che se ne vanno via da lui per amare il mondo. Tu in che posizione sei? Prosegue il salmo: Per me è buona cosa stare vicino al Signore (Sal 72, 27-28). Tutto il mio bene è questo: attaccarmi a Dio gratuitamente. Se tu interrogassi il salmista e gli dicessi: perché aderisci a Dio? e ti rispondesse: per avere dei doni da lui; e tu gli chiedessi: quali doni? Lui stesso ha fatto il cielo e la terra: che cosa deve ancora donarti? Già aderisci a lui: trova di meglio ed egli te lo dona.
[Rimaniamo con la carità uniti a Cristo e alla Chiesa.]
11. Chi pertanto non ama il fratello che vede, come può amare Dio che non vede? Da lui abbiamo ricevuto questo comandamento, che ami anche il fratello colui che ama Dio (1 Gv 4, 20-21). Tu hai detto molto bene: Amo Dio; ma odi il fratello! O omicida, in che modo puoi amare Dio? Non hai sentito le parole precedenti dell'Epistola? Chi odia il suo fratello, è omicida (1 Gv 3, 15). Ma io continuo ad amare Dio, pur odiando il fratello. Decisamente tu non ami Dio, se odi il fratello. Adesso ve lo dimostro con un altro passo. Giovanni ha detto: Cristo ci ha dato il precetto di amarci a vicenda (1 Gv 3, 23): come puoi amare quel Dio di cui tieni in odio il comandamento? Chi mai direbbe: io amo l'imperatore, ma ne odio le leggi? L'imperatore capisce che lo si ama da questo: se le sue leggi sono osservate nelle province. Quale è la legge del nostro imperatore? Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate l'un l'altro (Gv 13, 34). Tu affermi di amare Cristo: osserva il suo comandamento ed ama il tuo fratello. Se non ami il fratello, come puoi amare uno di cui disprezzi il comandamento? O fratelli, non mi sazio di parlare della carità, nel nome di Cristo. Più voi siete avari di questo bene, più speriamo che esso cresca in voi, scacci il timore, perché rimanga quel casto timore che dura per sempre. Cerchiamo di tollerare il mondo, le tribolazioni, gli scandali delle tentazioni. Non abbandoniamo la giusta via, manteniamo l'unità della Chiesa, teniamoci uniti a Cristo, conserviamo la carità. Non separiamoci dalle membra della sua sposa, non strappiamoci dalla fede, perché possiamo gloriarci quando egli si farà presente; resteremo in lui senza turbamenti, ora con la fede, più tardi con la visione, di cui abbiamo come caparra certissima il dono dello Spirito Santo.




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